Animali al circo, l'idea è geniale: ecco cosa c'è al loro posto

Il circo ha sempre avuto il suo fascino. L'odore di segatura e popcorn riempie l'aria. I clown, gli acrobati e i maghi sono tutti sul posto. Mentre il pubblico viene guidato ai propri posti all'interno del tendone, sono presenti tutti gli elementi classici del circo, tranne uno. Gli animali vivi sono stati sostituiti da ologrammi.

L’idea degli ologrammi degli animali al circo

A causa delle preoccupazioni sul benessere degli animali, il circo tedesco Roncalli ha smesso di usare leoni ed elefanti nei suoi spettacoli nel 1991. Ma nel 2018 è andata oltre e ha rimosso completamente gli animali vivi dal suo programma.

"Non è più appropriato che Roncalli mostri animali veri sul ring", ha detto all'AFP il capo del circo Patrick Philadelphia, 49 anni. Negli ultimi anni i circhi si sono trovati sempre più vincolati dallo spazio.

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"Se ti stabilisci nel mezzo di un mercato nel centro della città, non c'è spazio per recinti all'aperto, per i recinti degli animali", ha detto Philadelphia. Il carattere nomade della vita circense metteva a dura prova anche animali come i cavalli, che dovevano essere caricati sui carri e poi portati nella città successiva. "Questo non aveva più senso per un circo che proteggeva gli animali", ha detto Philadelphia.

Mentre Roncalli cercava modi per preservare la magia degli animali per i bambini, uno spettacolo in cui Justin Timberlake “collabora” con un ologramma del defunto Principe ha innescato l’idea di dedicarsi alle immagini 3-D.

Se puoi proiettare qualcuno che non vive più su uno schermo olografico, perché non puoi farlo con un animale, un cavallo, un elefante? Ecco da dove è nata l'idea", ha detto Philadelphia.

Un’esibizione incredibile

A Lubecca, un treno a vapore dà il via allo spettacolo al suono di "Sunday Morning" di Nico e The Velvet Underground, prima che appaia un pappagallo verde brillante. L'uccello lascia il posto a un elefante e al suo bambino, che scalpitano e si rivolgono al pubblico, solo per essere inseguiti da una mandria di cavalli al galoppo.

Progettare l'illusione visiva è stata una sfida tecnica, poiché il circo fa sedere il pubblico in cerchio, a differenza di un teatro in cui il pubblico siede davanti al palco. Utilizzando 11 telecamere, disposte sul soffitto del tendone attorno all'anello, le immagini ad alta risoluzione appaiono su una rete a maglie fini che circonda lo spazio della performance.

Quando le luci si spengono, la rete diventa quasi invisibile, ma le immagini emergono. Mentre gli animali vivi regalavano emozioni, la nuova tecnologia permette anche a Roncalli di fare qualcosa di inaspettato. "Qualunque cosa tu possa immaginare, può essere creata da un animatore, da un grafico, poi può anche essere rappresentata in uno spettacolo circense", ha detto Toni Munar, il direttore tecnico del circo.

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