Jimmy Ghione, inviato di Striscia la Notizia, si è recato presso vari supermercati negli Stati Uniti, al fine di mostrare al pubblico italiano i prodotti 'Italian sounding'. Si tratta di prodotti che sembrano italiani, ma che in realtà non lo sono: ecco di cosa si tratta.
Sabato scorso, si è conclusa la prima settimana della nuova edizione di 'Striscia la Notizia'. Il famoso programma televisivo, in onda su Canale 5 nella fascia preserale, è arrivato alla trentaseiesima edizione, intitolata 'La voce della veggenza'. I primi conduttori di questa edizione sono Alessandro Siani e Vanessa Incontrada, ma alla conduzione del programma si alterneranno diverse coppie nel corso del tempo. Dopo Siani e Incontrada, infatti, ci saranno gli attori siciliani Roberto Lipari e Sergio Friscia. Chi continueremo a vedere nel corso dell'intera edizione saranno, invece, gli inviati.
Tra gli inviati più famosi del programma tv, c'è anche Jimmy Ghione. Il personaggio televisivo e attore torinese realizza spesso servizi a Roma, ma il suo ultimo servizio è stato realizzato a Los Angeles, in California. In particolare, l'inviato ha mostrato alcuni prodotti di natura alimentare, venduti nei supermercati degli Stati Uniti, che ha definito 'Italian sounding'. Queste due parole indicano un prodotto che sembra italiano, dal nome (per questo, 'sounding', cioè che dal suono sembrano italiani) ma che in realtà non lo è.
Striscia la Notizia: il servizio di Jimmy Ghione nei supermercati USA
"Il famosissimo gorgonzola fake italian fa presto capolino dallo scaffale dei supermercati. Tutto per voi, anzi, per loro. [...] Ovviamente, made in Idaho", ha detto l'inviato. Poi, Jimmy Ghione ha scoperto un altro gorgonzola realizzato nello Stato dell'Idaho, così come un salame denominato 'Genoa salami', ma che non proveniva da Genova. "E poi salame calabrese, Napoli, toscano. E salsa napoletana...solo che il distributore è in Ohio e il produttore è in Canada!", ha continuato l'inviato. Ancora, mozzarella denominata 'Napoli', ma prodotta in California, o dell'olio 'Italiano', ma sempre prodotto negli Stati Uniti.
"La situazione peggiora, perché nel corso degli anni è aumentato il fatturato del falso Made in Italy", ha spiegato Lorenzo Bazzana, esperto della Coldiretti. Pensate che questo fatturato è aumentato talmente, da arrivare a 120 miliardi di euro: e, cioè, il doppio del vero Made in Italy! Questo fa perdere, secondo una stima di Bazzana, circa 300.000 posti di lavoro, con tutto l'indotto. Sfortunatamente, di italiano in quei prodotti non c'è nulla: per questo motivo, l'inviato ha fatto un appello per trovare una soluzione ideale, finalizzata a recuperare questi posti di lavoro e ad aumentare i ricavi della produzione realmente 'made in Italy'.
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