I produttori di vino Levira Distillery hanno dipinto di rosso la piccola città portoghese di São Lourenco do Bairro. Due dei suoi camion hanno accidentalmente rovesciato 2,2 milioni di litri di vino rosso in una strada tranquilla.
Vino per le strade: cosa è successo
Un fiume di vino rosso scorreva velocemente lungo una ripida collina nella piccola città, vicino alla costa del Portogallo, dopo che due serbatoi di proprietà della Levira Distillery hanno ceduto improvvisamente.
La gente del posto, sconcertata, osservava il vino, sufficiente quasi a riempire una piscina olimpionica, che si diffondeva per le strade della città. La fuoriuscita è stata così massiccia che le autorità locali hanno attivato un allarme ambientale. Inoltre, sono stati costretti a deviare il vino per evitare che contaminasse il vicino fiume Certima.
Incident at Portugal’s 🇵🇹Levira Distillery Turns the Streets Blood Red after Two Tanks of Wine Spill Out .. @EnemyInAState pic.twitter.com/rH8sP6mQfX
— Daniella Modos - Cutter -SEN (@DmodosCutter) September 11, 2023
I vigili del fuoco di Anadia hanno bloccato la fuoriuscita e l'hanno deviata lontano dal fiume, dove è finita senza danni in un campo. I vigili del fuoco hanno detto che il seminterrato di una casa vicino alla distilleria è stato inondato di vino.
Da allora Levira si è scusata e ha detto che in seguito ha dragato la terra intrisa di vino. "Ci assumiamo la piena responsabilità per i costi associati alla pulizia e alla riparazione del danno, avendo squadre a disposizione per farlo immediatamente.
Non è la prima volta
La storia della distilleria Levira risale al 1923, quando la famiglia di produttori di vino di una piccola regione chiamata Bairrada in Portogallo decise di costruire una distilleria tradizionale per produrre acquavite di vinaccia. Tuttavia, è stato solo nel secondo millennio che fu deciso di diversificare l’attività. In questo modo, fu migliorata l'innovazione, lo sviluppo e gli investimenti costanti, essendo oggi un riferimento nel mercato delle bevande in questo settore.
In realtà, in passato, precisamente nel 2016, già avvenne un evento simile. Le autorità francesi non hanno mai annunciato con certezza i responsabili del vero e proprio fiume di vino che aveva invaso la Avenue Maréchal-Juin, la strada principale del porto di Sète. L’ipotesi fu che a eseguire gli atti, fu il Comité d’Action Viticole (o Crav). Si tratta del gruppo di ignoti che, nel nome di una sorta di stralunata autarchia enoica, compie azioni del genere dagli anni ’70.
Ad essere colpito, dopo l’effrazione vandalica ai danni degli uffici della cooperativa Vinadeis, fu il magazzino di un commerciante all’ingrosso di vino, i cui serbatoi furono svuotati, riversando circa 60.000 litri di vino per le strade della città - e creando non pochi disagi alla circolazione. Quest’ultima “bravata”, sebbene possa far sorridere, assume altri connotati se messa in fila con le altre prodezze del Crav: in passato, il gruppo non si è fatto problemi a far saltare in aria supermercati e uffici governativi, o a dirottare autocisterne contenenti vino straniero.
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