Sulla vetrina di uno dei numerosi negozi italiani è spuntata una serie di cartelli minacciosi, ma decisamente divertenti. I gestori dell'attività, in particolare, hanno chiesto ai loro clienti di fargli solo domande semplici, e di non lasciare i bambini incustoditi. Altrimenti...scopritelo nell'articolo!
Quelli che chiamiamo 'negozi' o 'punti vendita' sono classificabili in diversi modi. Possono essere, per esempio, classificati a seconda del tipo di prodotto che vendono: abbiamo, ad esempio, i negozi di abbigliamento, oppure i negozi di elettronica. Ci sono i punti vendita di tabacchi e generi di monopolio, o quelli specializzati in dolciumi, in giocattoli per bambini, oppure in accessori, per l'abbigliamento o con altre utilità.
Poi, i negozi possono essere classificati a seconda delle loro dimensioni, oppure se sono punti vendita singoli, o fanno parte di una catena. Ci sono, infatti, i singoli negozi, oppure quelli che si trovano nei Centri commerciali. Ci sono, poi, quelli che fanno parte di catene di negozi, e quelli, invece, che sono collegate a un marchio più noto mediante un rapporto di affiliazione commerciale o franchising. Quest'ultimo tipo di rapporto, prevede che l'azienda principale dia il diritto al nuovo punto vendita di utilizzare prodotti con il suo marchio e l'insegna di azienda in franchising dell'azienda madre.
Negozi italiani: cosa hanno scritto i gestori di un'attività su un minaccioso cartello
Insomma: ci sono negozi di tanti tipi diversi e, a dir la verità, ogni punto vendita è una realtà a sé. Questo perché i dipendenti e i gestori sono differenti e, quindi, la situazione può essere diversa. Sulla vetrina di uno dei numerosi negozi italiani, i quali, secondo un rapporto pubblicato da FederDistribuzione, sono circa 700.000, è comparsa, ad esempio, una serie di cartelli minacciosi ma estremamente divertenti, che possono essere trovati, sicuramente, in pochissimi se non in un solo negozio. Vediamo di cosa si tratta.
Non sappiamo di che tipo di negozio si tratti, ma i cartelli sono a dir poco geniali. Nel primo cartello, si avvisa che il personale è nervoso. Dunque, nel secondo cartello si chiede cortesemente ai clienti di fare 'solo domande semplici'. Ma il cartello più divertente, anche se minaccioso, della serie di foto pubblicata su Instagram da Massimiliano Dona, noto avvocato, esperto di tutela dei consumatori e presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, è il terzo. "I bambini lasciati incustoditi verranno venduti al circo", si legge, con tanto di faccina sorridente e cuoricini aggiunti sul cartello. Naturalmente, quello che c'è scritto sul cartello è uno scherzo, ed è semplicemente un modo, sebbene forse un po' minaccioso, per chiedere ai clienti di non disturbare troppo, ma è sicuramente divertente e originale!
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